1)
Dizion. 3° Ed. .
DETTA
Apri Voce completa
pag.494
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
DETTA.
Definiz: | Sorte principale del debito. Lat. sors, summa. Gr. κεφάλαιον,
ἀρχαῖον. |
Esempio: | Liv. M. Le dette sono tanto cresciute, per l'usura, che spogliato son di tutti i
miei beni. |
Definiz: | §. Buona detta, o Cattiva detta: dicesi Di chi è in buono, o cattivo
credito. Lat. bonum, ovvero malum nomen. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 5. 22. Sono pigri, e tardi; più tosto lunghi debitori, che
cattive dette. |
Definiz: | §. Tagliar la detta: È il cedere altrui la pretension de' crediti, col perdervi qualche cosa.
|
Definiz: | §. Star della detta: È il promettere per un debitore, che si consegni a un'altro |
Definiz: | §. Essere in detta con uno: Esser d'accordo, d'un medesimo volere, essere unito. In Lat. si
potrebbe dire unanimiter sentire. |
Definiz: | §. A detta di alcuno: vale Secondo il suo detto. |
Esempio: | Sag. Nat. Esp. 242. I quali a detta sua non si fanno più velocemente, o più
lentamente. |
Definiz: | §. Starsene a detta: Quietarsi al detto d'altri. Lat. aliorum sententiae
stare, acquiescere. |
Definiz: | §. Detta: diciamo anche Alla buona fortuna nel giuoco. Onde Essere in detta: Aver la fortuna
favorevole, vincere. L. prospera fortuna uti. |
Esempio: | Pataff. Tu se in detta, deh pur pian barbiere. |
Definiz: | §. Il suo contrario; Essere in disdetta. Lat. adversa fortuna
laborare. |
|